Seconda Parte

Prime Prove

Lanciamo subito cdrecord senza alcun parametro e prendiamo visione dei comandi e delle opzioni di questo applicativo. Come è opportuno, cominciamo a vedere alcuni esempi su come masterizzare, in modalità dummy (ossia prova, a laser spento). Supponiamo di essere in una directory contenente un file immagine mds-woody-1.iso; per creare o catturare un'immagine iso vedi più avanti.

cdrecord dev=0,5,0 speed=4 -eject -dummy -data mds-woody-1.iso

è un comando abbastanza parlante.

 

Creare immagini ISO

ci sono due problematiche base:

Ho un cd e voglio copiarlo e voglio fare un cd di parte del mio disco.

Per la prima la creazione dell'immagine iso è triviale:

cat /dev/cdrom >immagine.iso

e trasferite byte per byte tutto il cd nel file immagine.iso.

Attenzione, questo è vero solo se il cd è ad unica sessione, più avanti quando affronteremo la multi-sessione vedremo come fare altrimenti.

Per fare una immagine iso da una directory basta la seguente sintassi:

mkisofs -J -l -R -o /root/immagine.iso /usr/share/doc

dove -J -l -R aggiungono all'immagine iso le estensioni Joliet per Window$, abilita i nomi lunghi e le estensioni Rock-rige per Unix.

L'opzione -o sta per output file e come parametro ha il nome del file; infine si indica la directory da salvare.

Per le altre opzioni fare cdrecord -help e leggere con molta pazienza.

Degne di nota sono:

-V per impostare un titolo a tutto il cd

-print-size per stimare soltanto la dimensione del file iso

Una volta fabbricata una immagine iso prima di masterizzarla la verifichiamo montandola come loop sotto la direcitory /mnt/test: (se la cartella non c'è createvela, è sovente utile)

mount -o loop /root/immagine.iso /mnt/test
cd /mnt/test
ls -laF
du -m
cd /root
umount /mnt/test

a questo punto masterizziamola con il comando

cdrecord dev=0,5,0 speed=4 -v -eject -data immagine.iso

Operazioni non convenzionali ma Utili

L' indicazione di un file iso come traccia dati ha i suoi vantaggi, ma non e' un vincolo.

possiamo per esempio dire a cdrecord di memorizzare direttamente un altro tipo di filesystem.

Per esempio se /dev/hda1 contiene una partizione hfs io posso masterizzare una partizione hfs con il comando:

cdrecord dev=0,5,0 speed=4 -v -eject -data /dev/hda1

Ecco che il cd risultante riuscirò a leggerlo soltanto da Linux con

mount -t hfs /dev/cdrom /cdrom

oppure da un pc Machintosh.

Posso fare lo stesso con qualsiasi tipo di partizione, con l'obiettivo di riuscire a leggerla da Linux e sicuramente non da Window$.

Una applicazione alquanto curiosa è quella di salvare non tanto una partizione ma un file archivio direttamente su cd; posso fare un archivio zip, tgz o tar.gz e poi darlo in pasto a cdrecord.

tar cvzf /root/homes.tgz /home
cdrecord dev=0,5,0 speed=4 -v -eject -data /root/homes.tgz
rm -rf /root/homes.tgz

In questo modo avrò scritto direttamente dal primo settore del cd un file tgz illeggibile pressochè a chiunque se non a conoscenza dello stratagemma, in più essendo i dati compressi con il gzip, il mio cd potrà contenere da 1 a più Gigabytes di dati, a seconda dei dati stessi, espandendo le possibilità di utilizzare ancora il cd come unità di backup.

Per estrarre il contenuto del file tgz da riga di comando basterà eseguire

tar xvzf /dev/cdrom

Se per masterizzare e estrarre dati posso indicare direttamente i dispositivi (/dev/hda1, /dev/cdrom), posso farlo anche con cdrecord.

cdrecord dev=0,5,0 speed=4 fs=32000000 -v -eject -data /dev/cdrom

farà la copia al volo del contenuto del cdrom messo nel primo lettore.

ATTENZIONE! cdrecord vi avviserà che non conosce la dimensione iniziale dell'immagine iso e che potrebbero verificarsi cose strane.

In più consiglio una fifo secondaria consistente (32Mb) per i cd con qualche striscio ed eventualmente l'abilitazione del burn-proof.

la masterizzazione dovrebbe avvenire senza problemi, nel caso alla fine cdreord si impappini e non faccia il fixating, basta eseguirlo manualmente dopo con

cdrecord dev=0,5,0 speed=4 -v -fix

Multisessione

Per i cd multi-sessione bisogna adottare qualche accorgimento in più.

La prima sessione si fa normalmente, ricordando però di indicare a cdrecord l'opzione -multi Per le tracce successive è necessario utilizzare l'opzione -msinfo con il cdrecord per ottenere le specifiche delle sessioni precedenti.

fatto questo bisogna usare mkisofs con le opzioni:

-C per i parametri ottenuti da cdrecord

-M per la sessione precedente

Nel caso si voglia semplicemente copiare un cd multi-sessione, conviene montarlo, fare una nuova unica sessione con mkisofs e masterizzare la nuova immagine.

CD riscrivibili

Non occorre prendere precauzioni ulteriori, ma ricordare che:

 

Ultima modifica: mercoledì 27 dicembre 2023 22:41:17